Riflessioni nella teoria, nella clinica, nell'arte.

2020

«Come potere studiare e descrivere, dentro l’uomo, una presenza così perturbante e in fondo in controtendenza con tutto quello che tendiamo a pensare o a credere degli essere umani: il bello, l’amore, la speranza, la sessualità? Valdrè ci dà due risposte, entrambe molto incisive.Per la prima, il masochismo erogeno non è una forza separata e scissa, ma una componente fondamentale della pulsionalità insite nell’uomo. Come Freud ci indica nel Problema economico del masochismo, il masochismo erogeno anche lega la pulsionalità eccessiva del bambino e rende possibile una strada di conciliazione dell’eterno contrasto tra eros e civiltà. Ma, a questo fine, è necessario che le identificazioni primarie avvengano in modo equilibrato. In assenza di questo equilibrio, l’eccesso pulsionale non viene incanalato, si ha un disimposto pulsionale e il masochismo erogeno si svincola e agisce negativamente, come inerzia e inibizione.La seconda risposta riguarda la dipendenza. È questo uno dei temi più scottanti, ma in cui il pensiero di Rossella Valdrè si fa più limpido e, se vogliamo, più coraggioso.

Valdrè afferma che il masochismo erogeno è collegato colla naturale tendenza originaria dell’essere umano alla dipendenza da un altro essere umano, o da un gruppo, o da un’idea. Insomma, la originaria, lunghissima dipendenza del bambino lascia una traccia incancellabile, la fantasia potente di liberarsi di se stessi, di disfarsi della propria libertà, scelta, decisionalità, per affidare a un altro la gestione di noi stessi. Il masochismo erogeno sarebbe espressione quindi di questa dipendenza originaria o meglio, dipendenza e masochismo originario o erogeno, si rispecchiano l’uno coll’altro, come due forme di una stessa medaglia» (dall’introduzione di Antonello Correale).

In Theory, the Clinic, and Art

2018

Riflessioni psicoanalitiche sulla pulsione muta. La pulsione di morte nella teoria, nella clinica e nell'arte

2016