Questo libro esplora e rivisita il concetto di sublimazione, nei suoi vari aspetti e nelle implicazioni che ha nella teoria e nella psicoanalisi clinica, oltre che nei suoi più ampi aspetti socio-culturali. Il presupposto di base che ha suscitato l’interesse dell’autore per l’argomento è un certo stupore nell’osservare come la sublimazione venga generalmente trattata meno nel discorso psicoanalitico contemporaneo: si tratta forse di un concetto superato, di una specie in via di estinzione?

Appartiene all’archeologia della psicoterapia? Oppure, al contrario, è così radicato nella pratica analitica e così ben consolidato e implicito nella teoria da non rendere più necessario discuterne? L’opinione prevalente dell’autore è che oggi la sublimazione si esprima in modo diverso e abbia subito una sorta di mutazione antropologica, come è accaduto a diversi concetti freudiani con il mutare dei contesti storici e culturali.